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Medio Oriente: la rete Caritas a sostegno delle popolazioni

Prosegue l’emergenza umanitaria in Medio Oriente, che coinvolge milioni di persone dentro e fuori dalla Striscia di Gaza. La rete Caritas ha mobilitato migliaia di volontari e operatori per fornire assistenza umanitaria e generi di prima necessità alle famiglie sfollate.

“La maggior parte della popolazione sfollata della striscia di Gaza ha trovato rifugio in centri di accoglienza delle Nazioni Unite fortemente sovraffollati, dove le condizioni igienico-sanitarie estremamente carenti favoriscono il diffondersi di malattie. Si aggrava anche la situazione sanitaria delle persone più vulnerabili, come anziani, donne incinta e persone con disabilità, e si riscontra una generale riduzione dei servizi medici provocata dal danneggiamento degli ospedali e dalla carenza di carburante, personale medico e medicinali” riferisce Sandra D’Onofrio, responsabile del servizio di Cooperazione internazionale della Caritas altoatesina.

Anche la situazione di sicurezza alimentare e di accesso all’acqua potabile viene definita dall’Onu come catastrofica: oltre il 90% della popolazione dispone di una quantità di cibo insufficiente e conferma il crescente bisogno umanitario nei territori in conflitto.

“Nonostante le condizioni estremamente difficili, come rete Caritas proseguiamo il nostro intervento sul campo: attraverso il sostegno finanziario di Caritas Gerusalemme siamo in grado di fornire servizi sanitari primari nei rifugi, garantire farmaci essenziali, distribuire kit alimentari e igienici, erogare contributi economici attraverso buoni acquisto e contribuire al supporto psico-sociale della popolazione”, spiega D’Onofrio.

Per sostenere l’intervento umanitario della rete Caritas in Medio Oriente, è possibile contribuire con una donazione, indicando la causale: “Palestina”.

Su indicazione della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), che ha indetto per domenica 18 febbraio una colletta nazionale, anche le chiese altoatesine invitano a mostrare un segno concreto di solidarietà e partecipazione dei credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni colpite dal conflitto in Terra Santa. Le offerte raccolte saranno affidate a Caritas Italiana, per il sostegno degli interventi sul campo.

Foto: Caritas
Foto: Caritas

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