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Come si scrive domani?

Meno di un caffè al giorno è quanto basta per dare un sostegno a bambine e bambini in Kenya, Brasile Bolivia, Eritrea o Macedonia: si tratta di una forma di solidarietà effettuata “a distanza”. Come sostenitore o sostenitrice, ti impegni insieme a noi a garantire, mensilmente o annualmente, alimentazione e istruzione ad uno dei minori che fanno parte del progetto da te scelto, in uno di questi cinque Paesi. L'obiettivo di tutti i cinque progetti è offrire a un gruppo o a una comunità di minori la possibilità di migliorare le proprie condizioni di vita e, al tempo stesso, contribuire a sviluppare le capacità strutturali e sociali della realtà che li circonda.

Eritrea: am dam des

100 bambini di famiglie povere che abitano a Tokonda e dintorni frequentano l’asilo del centro che ospita anche un presidio socio-sanitario, un faro nel buio in un paese dove la povertà e la fame sono comuni. Nell'asilo ai bambini vengono assicurati cibo, scuola e cure mediche. È una concreta speranza anche per le loro famiglie, permette loro infatti di continuare a lottare per migliorare un’esistenza spesso fatta solo di rinunce e sacrifici.

Macedonia: spalla a spalla

In un asilo di Skopje, 40 bambini rom sono seguiti da due maestre qualificate per imparare la lingua ufficiale del Paese e poter accedere alla scuola elementare avendo concrete speranze di inserimento e buoni risultati scolastici. Altri 40 bambini, già inseriti nelle scuole, nel pomeriggio frequentano il doposcuola. A tutti viene fornita anche assistenza sociale e sanitaria. Le loro famiglie vivono nella zona più povera e degradata della città, senza corrente elettrica, acqua potabile, strade, rete fognaria, in posti dove raramente vengono raccolti i rifiuti.

Kenya: New Life

La zona in cui sorge il centro New Life è uno dei ghetti delle baraccopoli di Nairobi. Qui vengono accolti e assistiti giornalmente 200 bambini, di età compresa tra gli 8 e i 13 anni, che vivono nello slum di Korogocho. Il progetto ha come obiettivo la sicurezza alimentare e sanitaria per i minori e la loro istruzione. L’obiettivo ancora più grande da raggiungere è però quello di sottrarre i minori a una vita di miseria, senza speranza e futuro, fatta di analfabetismo, violenza, droga e, spesso, AIDS.

Brasile: un centro per dare un futuro

Nel centro “S. Giovanni Bosco” le suore Francescane della Penitenza accolgono e ospitano 100 bambini dai 0 a 7 anni. Lo scopo principale è aiutare i minori e le loro famiglie che vivono in situazioni di vulnerabilità e che, prive spesso dei diritti fondamentali, non sono in grado di soddisfare i propri bisogni primari. Accogliendo e custodendo i piccoli, si permette inoltre ai genitori (quasi sempre esiste solo la madre o uno dei nonni) di poter andare a lavorare garantendo un minimo di reddito alla famiglia e la possibilità di mandare a scuola i figli più grandi.

Bolivia: ABC - Imparare significa un futuro migliore

Un posto in collegio rappresenta una grande chance per i bambini dell'altopiano boliviano. Possono andare a scuola, studiare e costruirsi così un futuro migliore. Nei loro paesi mancano gli insegnanti e soprattutto le scuole; le poche presenti nelle aree rurali sono di scarsa qualità e spesso non permettono nemmeno di concludere le prime cinque classi elementari. La grande povertà della popolazione e le economie poco sviluppate dei paesi, spesso non consentono alle famiglie l'acquisto del materiale scolastico di base per nessuno dei propri figli.


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